L’approccio di Bedetti all’orologeria è fatto prima di tutto, di una lunga cultura e tradizione del tempo. È il frutto di un’attenzione nella scelta e nella proposta ai suoi clienti della migliore produzione mondiale nel mondo dei segnatempo, che oggi si evolve in un progetto unico nel suo genere.
Bedetti non è un orologio, è l’orologio nella sua forma migliore, quella più essenziale. Linee semplici, che nulla lasciano alle mode o alle tendenze del momento, pensate per essere indossate per anni rimanendo sempre attuali.
Il segreto è nel disegno classico della cassa e del quadrante, eseguito però in maniera assolutamente contemporanea, supportato da un’attenta scelta dei materiali e delle tecnologie ad essi applicate.
All’interno degli orologi Bedetti troviamo esclusivamente movimenti svizzeri di alta qualità, perfettamente rifiniti, in grado di garantire la massima precisione e continuità di funzionamento. Inoltre la scelta meccanica, oltre ad essere la più ecologica, è anche quella migliore per mantenere intatto il valore nel tempo.
Bernini, la sua prima collezione, più che un punto di inizio, rappresenta la logica continuazione di un discorso iniziato tanti e tanti addietro. La tecnica è quella svizzera per eccellenza, il disegno è figlio della creatività romana, l’ispirazione arriva da secoli di storia e di idee e si concretizza nel segno di un artista unico e indimenticabile.
L’orologio interpreta la filosofia stessa del Bernini, per il quale il classicismo non è scolastico esempio ma modo d’intendere la realtà nella sua pienezza e universalità. Non è un caso se Bedetti con i suoi segnatempo interpreti la tradizione orologiera, indiscutibilmente al centro della sua offerta.
La collezione Bernini trova il suo luogo d’elezione all’interno dell’orologeria Bedetti, nella storica Piazza San Silvestro, a Roma. Condivideranno l’offerta del Bernini anche pochi, qualificati ed esclusivi partner mondiali, che proporranno ai loro clienti questi modelli unici, sicuri di aver fatto una scelta nel segno della qualità e della tradizione.
di Paolo Gobbi